Il codice sensoriale profumo

Il profumo

Cinquanta miliardi di euro: è questo il dato che circola sul mercato mondiale dei profumi che si stima possa aumentare di un 5% l’anno almeno fino al 2027. Questo aumento è alimentato dall’incremento del potere d’acquisto, dall’espansione della classe media nei paesi emergenti e dall’aumento della domanda di prodotti di lusso.

Ma che cosa è un profumo? È una composizione di sostanze aromatiche naturali o sintetiche, disciolte in un solvente, generalmente alcol, che conferisce un odore gradevole a chi lo indossa, a un oggetto o a un ambiente. La definizione di profumo non si limita quindi agli usi personali ma include anche prodotti destinati a deodorare spazi, oggetti e tessuti, tanto che oggi si parla con sempre maggiore frequenza di brand olfattivo.

In Italia e in Europa, i profumi sono regolati da norme specifiche che garantiscono la sicurezza e la trasparenza per i consumatori. Il Regolamento (CE) n. 1223/2009, noto anche come Regolamento sui cosmetici, disciplina la produzione e la commercializzazione dei profumi e dei prodotti cosmetici. Questo regolamento richiede che tutti gli ingredienti utilizzati siano sicuri per l’uso umano e che siano dichiarati in etichetta. In particolare, gli allergeni presenti in concentrazioni superiori a determinate soglie devono essere indicati. Un’ulteriore garanzia di sicurezza viene assegnata dall’adesione volontaria a IFRA (International Fragrance Association), un ente regolatore internazionale fondato dalle principali case profumiere, cosmetiche ed essenziere per finanziare la ricerca sugli allergeni e promuovere un utilizzo di materie prime sempre più sicure.