La realtà non esiste, se non nella forma che la percepisce ciascuno di noi. È per questo che la vediamo in un modo diverso, anche quando dobbiamo descrivere e valutare un prodotto, un servizio, un evento. È per questo che il percorso per diventare un giudice sensoriale o un assaggiatore parte sempre dai meccanismi mentali con il quali noi elaboriamo i segnali che ci giungono dall’esterno e poi prosegue con la dinamica con la quale i nostri organi di senso accolgono gli stimoli e li veicolano verso il cervello. Qualsiasi persona normodotata può diventare un ottimo giudice sensoriale e vivere di una percezione aumentata imparando questi concetti che in video sono raccontati da tre professori universitari che li sviluppano nell’ambito di lezioni di alta formazione. Si parte dalla psicologia della percezione in cui si individuano i vincoli, i fattori distorsivi, l’influenza del canale prevalente e quella della sinestesia, il famoso cortocircuito tra sensi che sta alla base della gastronomia, ma anche delle sinergie tra elementi che generano il piacere. E poi si passa agli organi di senso trattando del meccanismo di funzionamento, della sensibilità e degli inganni, del loro corretto uso e di come potenziarli.
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